Grande puntata di Mistero su Italia1 con la partecipazione del regista veronese Mauro Vittorio Quattrina. Direttamente dal documentario Tunnel Factories di Mauro V. Quattrina che svela l'arcano delle armi segrete di Hitler costruite sul lago di Garda, una puntata di sicuro interesse e di grande curiosità storica.

 

Parti del Me262 venivano costruite all'interno della Galleria Caproni.

 

In più un inedito assoluto scoperto dal regista veronese! A sinistra il conduttore Marco Berry che intervisterà Mauro Vittorio Quattrina.

 

 

Mistero, ufo nazisti (esclusivo)

00.01 Si mostrano i 10” della bobina trovata da Quattrina con la dicitura UFO-1938 e fatta sviluppare: e si vede dall’altro questo ‘disco’ sul campo di volo italiano. Si testava un nuovo tipo di velivolo?

23.46Una storia ai confini della fantascienza“, dice Berry che promette un filmato inedito, quello di un Ufo in una aviostazione italiana negli anni ‘30. Ma di ‘Ufo’ si parla solo a partire dal 1950. Il tutto per portare Berry sul Lago di garda, dove pare che i nazisti costruissero e nascondessero le proprie armi segrete. E dove sembra che ci siano ‘tracce’ degli ‘ufo nazisti’. Un servizio ‘esclusivo’. Ma il regista e ricercatore Mauro Quattrina, ora cicerone di Berry, ci ha già fatto un docufilm.

Per quanto riguarda il filmato ‘esclusivo’ dell’UFO, trattasi di un documento raccolto da Quattrina. Raccogliamo da BresciaToday:

“Ad approfondire per primo la vicenda fu in realtà il regista e documentarista Mauro Quattrina, nel docu-film ‘Tunnel Factories’: “L’obiettivo era chiaro – racconta in anteprima a BresciaToday – decentrare le fabbriche in punti protetti, per salvarle dai bombardamenti sempre più frequenti. L’idea originale fu del noto Gianni Caproni, quando a guerra già praticamente persa decide di fare tutto il possibile per salvare i macchinari che altrimenti i tedeschi avrebbero portato via”. Da qui l’omonima galleria, la Caproni, da Torbole e per due km verso la sponda bresciana, dove ‘migrano’ aziende come Fiat, Isotta Franchini, Beretta, e dove vengono prodotti pezzi di alta precisione, dai componenti per i missili W2 (per intenderci, quelli che colpirono Londra da 2500 km di distanza) a turbine o componenti aeronautici per gli aerei ME, 262 o 163, in grado di raggiungere, ci assicura Quattrini, velocità superiori ai 1000 km/h, “velocità pazzesche per l’epoca”. (…) Questa sera verrà proiettato per la prima volta, un filmato trovato proprio da Mauro Quattrini, nel corso delle sue ultime ricerche per un documentario attualmente in fase di realizzazione sulla vita del citato Caproni. “Girovagando tra cimeli e reperti – ci spiega – ho trovato presso il Museo Aeronautico Caproni delle bobine cinematografiche d’epoca, catalogate con pennino e custodite in scatole gialle. Su una di queste si legge ‘Pista Breda, 1938 UFO’. Non mi voglio avventurare nel dare giudizi affrettati, ma nei 10 secondi di girato si vede in realtà un disco tondo visto dall’alto”. Forse uno degli aerei sperimentali, o forse no: “In tanti hanno parlato di un UFO vero, ritrovato in alta Italia nel periodo fascista. Mi chiedo come mai si utilizzi la parola UFO già nel 1938, acronimo inglese che compare solo 10 anni dopo, mi chiedo se fosse un inventario successivo, ma allora perché pennino e non stilografica, mi piacerebbe trovare una spiegazione razionale”.

Ossa di soldati tedeschi sono state ritrovate dal regista Mauro VIttorio Quattrina durante le riprese del suo documentario Tunnel Factories in un bunker della seconda guerra mondiale a Corno del Bo (a sud di Torbole). I racconti narrano che dei tedeschi rifugiati all'interno per arrestare l'avanzata americana furono annientati con il lanciafiamme. A parere del regista nel bunker possono trovarsi altre ossa e altri piccoli particolari che porterebbero luce su questo ultimo combattimento della guerra. Le immagini sopra riportate sono di proprietà del regista e non compaiono nel documentario. Sono quindi un inedito. La Direzione Generale dei caduti di guerra presso il Ministro della Difesa, ha autorizzato quindi la sepoltura presso il cimitero comunale, dei resti che consisterebbero in pochi frammenti di un femore, una costola e una vertebra.

19.03.2013

Pellicola del '38 sugli Ufo
va in onda su «Mistero»

INEDITO. Domani sera l'intervista di Marco Berry allo storico veronese. L'ha scoperta il regista Quattrina girando un documentario sulle fabbriche d'armi nel Garda

Il regista Mauro Quattrina
Il regista Mauro Quattrina

Cerca materiale per fare un documentario storico e trova una bobina con su scritto Ufo. È successo al regista Mauro Vittorio Quattrina, esperto in ricerche sulle guerre mondiali, contattato dalla redazione di «Mistero» che ha fatto le riprese. La trasmissione, con l'intervista del conduttore Marco Berry a Quattrina, andrà in onda domani su Italia 1 in prima serata.  «La redazione di Mistero mi ha contattato per il mio documentario Tunnel Factories dove racconto in video per la prima volta le fabbriche di armi tedesche nelle gallerie del lago di Garda, sponda occidentale, ma ancora di più della Galleria Caproni di Torbole, sulla sponda orientale, dove venivano costruiti pezzi dei devastanti razzi V2 e degli aerei a reazione me262 e me163», racconta il regista veronese. «È una storia nota solo a pochi storici che, grazie al documentario, ha preso una certa notorietà. Non solo, ma il ritrovamento di un filmato particolare, che ho scoperto nell'archivio del museo dell'areonautica Caproni di Trento, con la scritta Ufo 1938, lascia un bel mistero: la sua visione in anteprima sarà unica». Tutte le notizie riguardanti le armi segrete di Hitler costruite sul lago di Garda si possono trovare sul sito: http://mauroquattrina.jimdo.com/doc-tunnel-factories-le-armi-segrete-di-hitler-sul-lago-di-garda-e-in-italia/ . Si tratta di una bobina in pellicola a 16 millimetri, contenuta in una scatola gialla con su scritto a pennino «Ufo pista Breda» e la data 1938. «Si è cominciato a parlare di Ufo negli anni '40», continua Quattrina, «basti pensare al carteggio raccolto da Mussolini o ai velivoli sperimentali costruiti dai tedeschi in quegli anni, che studiavano oggetti volanti caduti». Sviluppando la pellicola, che secondo il regista è «un originale inedito» si vede «una tipica ripresa dell'epoca, non di ottima qualità, che riporta le condizioni meteo, l'aereo che ha filmato e per 10 secondi, ripreso dall'alto, un disco bianco vicino ad un hangar». Cos'era? Un mezzo sperimentale? Un oggetto volante caduto? Era un'arma segreta di Hitler? Domande senza risposta, appunto un mistero. Mistero senza risposta anche per gli esperti del settore, venuti dal Centro italiano di Ufologia che hanno studiato la pellicola. «Chi ha scritto sulla scatola gialla il termine Ufo», conclude il regista Quattrina, «era in ogni caso una persona che teneva in ordine gli archivi militari. Guardando attentamente la pellicola, c'è una ripresa dentro l'aereo in volo, una carrellata veloce che subito si allontana. Poteva essere un'arma segreta, che non doveva essere ripresa? Forse».G.G.


Italia Uno: Mistero torna sul Garda, a caccia di armi e «UFO nazisti»

Gli appassionati ricercatori di Mistero tornano sul lago di Garda con Marco Berry, alla ricerca di armi segrete naziste nascoste nei tunnel gardesani. A caccia di segreti, e di UFO, con Mauro Quattrina e Armando Bellelli

Alessandro Gatta 20 marzo 2013

Lunghi  tunnel sotterranei, vere e proprie gallerie, naturali e scavate appositamente, utilizzate sul finire della Seconda Guerra Mondiale per non interrompere la produzione, industria leggera o pesante, aeronautica o militare. La trasmissione ‘Mistero’ di Italia Uno torna sul lago di Garda stavolta a indagare sui segreti nascosti del Reich, in quella che era già una provincia tedesca, la Provincia delle Alpi (insomma, l’Alto Garda) da un punto di vista tutto nuovo, o quasi, questa sera in prima serata.

Ad approfondire per primo la vicenda fu in realtà il regista e documentarista Mauro Quattrina, nel docu-film ‘Tunnel Factories’: “L’obiettivo era chiaro – racconta in anteprima a BresciaToday – decentrare le fabbriche in punti protetti, per salvarle dai bombardamenti sempre più frequenti. L’idea originale fu del noto Gianni Caproni, quando a guerra già praticamente persa decide di fare tutto il possibile per salvare i macchinari che altrimenti i tedeschi avrebbero portato via”. Da qui l’omonima galleria, la Caproni, da Torbole e per due km verso la sponda bresciana, dove ‘migrano’ aziende come Fiat, Isotta Franchini, Beretta, e dove vengono prodotti pezzi di alta precisione, dai componenti per i missili W2 (per intenderci, quelli che colpirono Londra da 2500 km di distanza) a turbine o componenti aeronautici per gli aerei ME, 262 o 163, in grado di raggiungere, ci assicura Quattrini, velocità superiori ai 1000 km/h, “velocità pazzesche per l’epoca”.


Meccanica di precisione, aerei e sottomarini a reazione, mezzi avverienistici che venivano progettati, studiati e prodotti nel fantomatico Centro Studi Hermann Goring, di cui non si hanno notizie certe della sua esatta ubicazione, e qui il mistero si infittisce, ai piani originali di costruzione si aggiungono le testimonianze viventi, “persone che ancora oggi non vogliono farsi riconoscere ma che giurano di aver visto in azione tecnologie d’avanguardia, come quel raggio verde simile ai moderni laser che veniva puntato contro gli aerei degli Alleati”. Mezzi avvenieristici per il periodo in questione, uno di questi cadde nei pressi di Brentonico (Trento), un segreto nel segreto, un mistero ancora irrisolto.

Più di tutto, e questa sera verrà proiettato per la prima volta, un filmato telecinemato per l’occasione proprio da Mauro Quattrini, nel corso delle sue ultime ricerche per un documentario attualmente in fase di realizzazione sulla vita del citato Caproni. “Girovagando tra cimeli e reperti – ci spiega – ho trovato presso il Museo Aeronautico Caproni delle bobine cinematografiche d’epoca, catalogate con pennino e custodite in scatole gialle. Su una di queste si legge ‘Pista Breda, 1938 UFO’. Non mi voglio avventurare nel dare giudizi affrettati, ma nei 10 secondi di girato si vede in realtà un disco tondo visto dall’alto”. Forse uno degli aerei sperimentali, o forse no: “In tanti hanno parlato di un UFO vero, ritrovato in alta Italia nel periodo fascista. Mi chiedo come mai si utilizzi la parola UFO già nel 1938, acronimo inglese che compare solo 10 anni dopo, mi chiedo se fosse un inventario successivo, ma allora perché pennino e non stilografica, mi piacerebbe trovare una spiegazione razionale”.

Il filmato, di per sé, lascia troppe cose in sospeso. “Proprio per questo faremo di tutto per scoprire l’esatta posizione del Centro Studi Goring – aggiunge Armando Bellelli, ricercatore del mistero che con Mistero ha già collaborato alle spedizioni per il mostro del Garda – un super-laboratorio come quelli visti al cinema, dove si progettavano davvero armi e mezzi segretissimi, e avvenieristici”. E stasera di cosa ci parlerai? “In particolare di sottomarini sperimentali. Per quanto sembra incredibile, veicoli subacquei a reazione in grado di raggiungere velocità assurde”. Armi segrete e nascoste su cui è giunto il tempo (televisivo) di indagare.